MOZAMBICO: UNA CASA-FAMIGLIA PER 107 BAMBINI

Conviviale del 21 luglio 2015

Relazione della signora Luciana Luana Spitti dell'Associazione Senza Frontiere

Nella nostra terza conviviale dell'anno la signora Luciana Luana Spitti dell'Associazione Senza Frontiere ha illustrato ai soci la sua attività in Mozambico volta a sostenere l'infanzia di quel paese ed a sottrarla ai gravi pericoli dell'abbandono. Lasciato l'impiego presso un'importante società finanziaria la signora Spitti si è dedicata , con un ammirevole impegno , all' edificazione di una casa famiglia che, pur con una estrema povertà di mezzi, è stata realizzata ed ha dato accoglienza complessivamente a 107 bambini, in prevalenza orfani, che progressivamente sono stati poi collocati presso nuovi nuclei familiari.

Un momento dell'emozionante relazione
Un momento dell'emozionante relazione

Attraverso la proiezione di numerose slide sono stati illustrati gli aspetti della vita quotidiana dei bambini , mostrate le strutture esistenti e descritto l'ambiente nella quale la signora Spitti deve operare.  Una parte della relazione è stata poi riservata al commento dei progetti volti alla creazione di strutture ospedaliere che possano, almeno in parte, migliorare la difficile situazione sanitaria nella quale versa la popolazione. 

 

Con la sua capacità di vicinanza e empatia con la popolazione africana la Signora Spitti ha dato una limpida testimonianza di un non frequente esempio di cura del prossimo contribuendo a fornire alla popolazione del villaggio mozambicano una speranza di riscatto dalla miseria e dallo sfruttamento così presenti nel continente africano e che rappresentano le debolezze dell'Africa. 

 

Il non considerare questo stato di cose come irreversibile costituisce l'essenza della relazione presentataci in questa calda serata estiva ed anche noi, con il nostro contributo, abbiamo irrobustito la speranza che non ci si rassegni alla sua accettazione, ma che attraverso semplici azioni concrete si possa contribuire a migliorare la qualità di vita di questi bambini rendendo sempre più possibile la loro possibilità di riscatto dall'abbandono sofferto.